I francesi lo chiamano ordinateur: evidentemente riconoscono di più la sua capacità di immagazzinare e ordinare dati rispetto a quella di calcolare, come fanno gli anglosassoni, che lo chiamano computer o noi, che, almeno le poche volte che lo denominiamo usando la nostra lingua, lo chiamiamo calcolatore elettronico.
In effetti, se pensiamo all’uso che se ne fa in campo scientifico e pensiamo all’uso che se ne fa in campo amministrativo-contabile-commerciale, dobbiamo dire che nel primo caso abbiamo probabilmente l’applicazione più nobile del calcolo, che ci aiuta a capire e a risolvere problemi, ma nel secondo abbiamo sicuramente l’applicazione più massiccia della gestione di dati, che ci aiuta a tenere ordine nelle nostre cose.
Dobbiamo anche dire, riferendoci al mondo degli utilizzatori di personal computer, che questo strumento non ha praticamente limiti nell’eseguire calcoli ma deve lasciare il posto a qualche cosa d’altro quando si tratta di gestire grandi moli di dati. Dietro allo sportello Bancomat, a controllare in un paio di secondi il nostro codice segreto e a controllare che abbiamo disponibile ciò che vogliamo prelevare scorrendo un database di milioni di posizioni, non ci può certo essere soltanto un personal computer.
Anche nel campo della gestione dei dati, comunque, il personal computer può fare parecchio. Ovviamente con il software adatto.
Qui vorrei appunto mettere a disposizione una mia rassegna di software liberi adatti per creare e gestire basi di dati.
Si tratta di un file in formato PDF, scaricabile e stampabile, dove si trovano tutte le indicazioni per capire a cosa serve ciascun programma presentato, come possiamo procurarcelo e com’è il suo funzionamento di base.
I software presentati sono disponibili per i sistemi operativi Linux, Windows e OSX.
Per scaricare il file clicca sul suo nome qui sotto.