Benvenuta Sarah

Era stato promesso per giugno ed è arrivato in extremis, il 30 giugno, il rilascio di Linux Mint 18, chiamato Sarah.
Ci viene offerto nelle due versioni di ambiente desktop Mate e Cinnamon, quest’ultimo più di casa per la comunità Mint e mio preferito, e nelle due versioni a 32 e 64 bit.
Non potevo ignorare l’avvenimento in quanto Linux Mint è quella che considero la migliore distribuzione Linux esistente: mi rendo conto che si tratta in gran parte di una questione di gusto ma c’è anche un apprezzamento per alcune doti non secondarie, come l’accuratezza con la quale tutto il sistema viene assemblato, con tutte la traduzioni che servono, e tante piccolezze che ti danno la sensazione di una cosa curata nei minimi particolari.
Rispetto a papà Ubuntu inoltre, soprattutto da quando è là subentrato l’ambiente desktop Unity, è molto più facilmente personalizzabile per quanto riguarda l’organizzazione del menu.
Ma lasciamo questi aspetti, che, ammetto, sono più estetici che di sostanza.
La sostanza è che Mint 18, Sarah, è basato su Ubuntu 16.04 LTS e godrà pertanto di un supporto quinquennale di assistenza e di aggiornamenti.
Il kernel Linux è il 4.4.
I requisiti hardware per un funzionamento ottimale sono simili a quelli richiesti da Ubuntu 16.04 (1 GB di RAM, risoluzione schermo 1024×768); Sarah si comporta tuttavia molto bene anche con 512 MB di RAM e si fa vedere anche con risoluzione schermo 800×600 (premendo ALT si può eventualmente trasportare la finestra in modo da vedere anche cose che potrebbero rimanere fuori dallo schermo). Sono pertanto requisiti più da Xubuntu che da Ubuntu e li troviamo soddisfatti anche su computer vecchiotti.
Possiamo scaricare l’immagine ISO da qui : la versione a 32 bit occupa 1,6 GB e la versione a 64 bit occupa 1,7 GB. Per la masterizzazione dell’immagine occorre pertanto un DVD.
Sullo stesso sito, se non siamo attrezzati per un ragionevolmente rapido download, possiamo acquistare il DVD già masterizzato spendendo attorno agli 11 dollari, per metà dovuti alle spese di spedizione, e nel giro di una settimana avremo in casa il disco.
Il disco, masterizzato da noi con l’immagine scaricata o acquistato già masterizzato, ci offre la possibilità di provare il sistema operativo e, se ci piace, soprattutto se vediamo che funziona sul nostro computer, di installarlo.
Per utilizzare il disco occorre avviare il computer con il disco inserito. Nel caso non succeda nulla di diverso dal solito, cioè nel caso il computer si accenda presentandoci il sistema operativo consueto, vuol dire che esso non è configurato in modo da prendere il boot da CD/DVD ed allora dobbiamo predisporlo in tal senso intervenendo sul BIOS secondo la procedura ben descritta nell’articolo che troviamo qui .
Se invece tutto va bene, con la lentezza dovuta alla necessità di leggere e caricare dati nella RAM del computer dal DVD, dopo qualche minuto potremo ammirare il desktop di Linux Mint 18, Sarah, pienamente funzionante.
Scorrendo il menu vediamo che abbiamo già quanto serve per fare praticamente di tutto sul PC.
Per l’ufficio abbiamo un lussuoso LibreOffice 5 completo e un lettore di PDF.
Per Internet abbiamo il browser Firefox e il server di posta Thunderbird.
Per la grafica abbiamo il superlativo GIMP per la manipolazione di immagini, oltre ad un semplice visualizzatore di immagini e ad un visualizzatore/organizzatore di immagini, molto spartani ma efficienti.
Per l’audio/video abbiamo un lettore/organizzatore di media musicali, un riproduttore di video e un software per la masterizzazione di CD/DVD.
A proposito di media, l’immagine di base del sistema operativo scaricata o che troviamo masterizzata sul DVD, a differenza di quanto avveniva in precedenti edizioni di Mint, non contiene alcun codec (il software che serve per riconoscere i vari formati di file multimediali) e pertanto i riproduttori di media installati non riproducono nulla fino a quando non avremo installato i codec.
Per farlo intanto che proviamo il sistema, essendo collegati a Internet, andiamo nel menu Sound & Video e scegliamo Install Multimedia Codecs.
Sempre in sessione di prova possiamo anche installare, essendo collegati a Internet, altri programmi da sperimentare: basta che andiamo nel Software Manager cliccando sulla relativa icona nella schermata del menu.
Teniamo conto del fatto che tutto ciò che installiamo durante la sessione di prova, dai codec ai programmi, è volatile e lascia inalterato il nostro DVD. Pertanto, una volta spento il computer, al successivo rilancio del sistema con il DVD di tutte le nostre installazioni precedenti non ci sarà alcuna traccia.
Tutto ciò serve a dire che, se vogliamo veramente utilizzare il nostro Linux Mint 18 Sarah, non possiamo certamente farlo con il DVD ma dobbiamo installarlo sul disco fisso del computer o su una pennetta USB, supporti che, tra l’altro, renderenno molto più veloce e fluido lavorare rispetto a farlo con il sistema caricato da DVD.
Soprattutto, i nuovi programmi che installeremo e tutti i nostri file rimarranno permanentemente installati e li ritroveremo alla riaccensione del sistema.
A chi voglia fare il passo offro nell’allegato file PDF, scaricabile e stampabile, un manualetto da seguire per il non difficile ma nemmeno banale procedimento di installazione. Per quanto ovvio, dal momento che durante l’installazione si possono compiere errori le cui conseguenze comportano la perdita di dati o di sistemi operativi, declino ogni responsabilità mi si volesse imputare e raccomando a chi voglia avventurarsi un preventivo backup su supporto esterno del sistema su cui si andrà ad operare: almeno una copiatura dei propri file di lavoro o di archivio dal disco fisso ad un supporto esterno.
Una volta installato Linux Mint 18 Sarah lo si potrà arricchire seguendo le proposte che si trovano in tutta la serie di articoli archiviati in questo blog nella categoria Software libero.
Buon Linux.

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