Sicuramente il modo migliore di assaporare la musica è udirla dal vivo. Tanto meglio se in una sala con buona acustica e in presa diretta con lo strumento o gli strumenti che la eseguono, senza amplificazioni.
Anche quando gli strumenti sono per loro natura amplificati, come gli strumenti a corda elettrici, o se ne amplifica il suono per elevare i decibel, conviene sempre l’ascolto diretto, questa volta magari non in una sala ma in uno stadio.
Ma è così bello ascoltare la musica che siamo disposti, sicuramente rinunciando a parte dell’emozione, ad ascoltarla anche lontano da dove viene prodotta, avvalendoci di supporti fonografici sui quali è stata registrata: dischi vinilici, nastri magnetici, dischi ottici.
Con l’affermarsi della registrazione digitale dei suoni siamo anche arrivati alla così detta musica liquida, quella disponibile unicamente sotto forma di file digitali e fruibile senza il tradizionale supporto fonografico.
Attraverso i supporti fonografici o i file digitali possiamo così creare la nostra raccolta musicale ed avere a disposizione la musica preferita per ascoltarla quando e dove vogliamo.
In tutto questo il computer potrebbe anche non servire, visto che la musica sui supporti fonografici è riproducibile con apparecchiature dedicate e che i file digitali possono essere scaricati da Internet con un semplice smartphone e la musica che contengono può essere riprodotta con lo stesso smartphone o altre apparecchiature dedicate.
Invece, soprattutto se la nostra raccolta musicale è ampia e variegata e se vogliamo gestirla come si deve quanto a catalogazione e differenziazione delle possibilità di ascolto, può essere molto utile avvalerci di un computer.
Nell’allegato manualetto, in formato PDF, ho raccolto una serie di indicazioni che ritengo utili per chi voglia approfondire il discorso.
Il documento è scaricabile, stampabile e distribuibile senza problemi.